Il grande Albero



Il Grande Albero è una comunità familiare che accoglie minori dai 4 ai 13 anni affidati dal servizio sociale o dal Tribunale per i Minorenni. Il lavoro della Comunità si concentra sul potenziale che i bambini conservano nonostante il trauma, e fa leva sulle loro capacità perchè il dolore legato al passato sia adeguatamente elaborato e si trasformi in una risorsa per il futuro.

Come lavoriamo

Gli operatori Ogni bambino ha il suo educatore di riferimento, reperibile 24h/24 al di là dei turni, che è presente in tutti i momenti importanti della permanenza in comunità e segue il bambino anche dopo le dimissioni. Nella preparazione dei nostri operatori ci concentriamo nello specifico: a capire il disagio del bambino che abbiamo di fronte a instaurare con il bambino una relazione significativa e riparativa, che superi la naturale diffidenza di persona ferita e gli permetta di intravedere delle possibilità alternative ai legami finora vissuti. a contenere e guidare anche la famiglia, contesto di appartenenza principale per qualsiasi bambino è luogo di intervento imprescindibile. La comunità non si oppone alla famiglia, ma le offre uno spazio in cui ripensare alle proprie difficoltà ed elaborare un nuovo progetto evolutivo.

L’organizzazione interna

Negli oltre dieci anni di attività , Il Grande Albero ha maturato delle buone prassi che sopperiscono ad alcuni limiti delle comunità basate sulla turnazione degli operatori. Oltre all’istituzione degli educatori di riferimento per ciascun bambino, vengono individuati i responsabili che si occupano dell’andamento quotidiano nelle aree sanitaria, scolastica ed economica, di manutenzione e conduzione della casa, della gestione di volontari e tirocinanti, della tenuta dei registri. L’operatore responsabile individuato controlla che tutti i compiti relativi alla sua area siano rispettati dagli altri, condivide in Equipe le informazioni relative all’area e propone modalità di funzionamento e miglioramento attraverso nuove prassi. Il Responsabile di struttura attraverso riunioni settimanali supervisiona l’andamento di tutte le aree e dei progetti individuali di ciascun minore, oltre ad aggiornare gli operatori sugli sviluppi degli incontri di rete con le istituzioni. L’attribuzione di responsabilità quali il riferimento educativo e le aree, rende gli operatori consapevoli del loro lavoro, capaci di lavorare in gruppo, partecipi e coinvolti emotivamente nelle dinamiche della comunità : questi elementi ci hanno permesso di creare un gruppo stabile di operatori che lavora in struttura da anni. La supervisione psicologica Settimanalmente gli operatori s’incontrano con la psicologa per: Condividere e programmare gli obiettivi e le metodologie adatte a ciascun bambino Elaborare vissuti personali che emergono nell’incontro con le storie dei bambini e che, se non esplicitati, possono rischiare di diventare un ostacolo nel lavoro quotidiano Affrontare dinamiche di gruppo nate dalla convivenza in casa La psicologa, inoltre, incontra settimanalmente i bambini in gruppo per aiutarli a relazionarsi tra di loro e ad elaborare i loro vissuti quotidiani La rete Per ogni minore accolto si lavora identificando gli attori dei servizi della rete familiare (Servizio Sociale, ASL, Scuola, ecc.) in modo da costituire una Equipe integrata che condivida e verifichi il progetto individuale e familiare del bambino.

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