Il bilancio sociale, #perchèlofacciamo

Lavorare quotidianamente per noi significa stabilire delle relazioni con le persone, prendercene cura, creare una rete territoriale, far emergere le loro capacità, quindi creare un valore, anche economico ma soprattutto sociale.

Quello che facciamo si potrebbe tradurre infatti in Creare relazioni, Costruire valore.

Questo è lo slogan che secondo noi più ci rappresenta, ed è quello che abbiamo scelto.

Per far conoscere il nostro lavoro, quest’anno, abbiamo organizzato un momento pubblico, un BILANCIO SOCIALE, che è un modo per raccontare a chi lavora insieme a te cosa fai, in che modo lo fai e verso che direzione stai andando.

Il “Bilancio Sociale 2016 – Creare Relazioni, Costruire Valore” è stato anche un modo per poter riflettere insieme sulle politiche sociali, sulle possibilità per sviluppare i nostri territori, con la rete territoriale della quale facciamo parte, una discussione aperta insieme ai nostri utenti, alle loro famiglie, alle scuole e ai nostri principali stakeholder, i Sindaci e i tecnici dei Comuni con i quali lavoriamo.    

Un pomeriggio diviso tra la presentazione del nostro bilancio sociale e due panel tematici, uno su minori e famiglie e uno sulla disabilità.

Una giornata intensa, piena di spunti e di stimoli, ma anche ricca di emozioni e di calore.

Il 6 ottobre centocinquanta persone, nella bellissima cornice della Reggia di Portici, sono stati presenti ad un confronto costruttivo nel quale si sono avvicendati i Sindaci dei Comuni di Portici, di San Giorgio a Cremano e di San Sebastiano, specialisti del settore e genitori dei nostri utenti.

Il nostro Presidente, Giovanpaolo Gaudino, ha introdotto i dati del Bilancio Sociale, spiegando le politiche della Cooperativa e l’importanza di quest’evento.

Paolo Siani, pediatra e già presidente della Associazione Italiana Pediatri, e Ilaria Cuturi, psicologa e supervisore della Cooperativa Bambù, ci hanno raccontato l’importanza della prevenzione sui minori e la modalità di lavoro della Cooperativa, Peppe Pagano ci ha portato, invece, l’esperienza del consorzio NCO sulla disabilità.

La costruzione del Bilancio Sociale (BS) ha rappresentato il nostro modo di dare voce alla fiducia che riponiamo in quello che facciamo, di credere che le abitudini del territorio possano percorrere strade innovative, se guidato ad una visione più completa dei bisogni da colmare e delle risposte da fornire.

Come stiamo procedendo nel nostro lavoro?  Cosa vogliamo rappresentare per il nostro territorio?

Da queste domande è partita la nostra voglia di analizzarci e presentarci poiché, seppur soggetto privato, siamo consapevoli di avere una funzione Pubblica da svolgere e, a maggior ragione, rendiamo conto alla comunità e a chi ci fornisce i fondi per poterlo fare.

Il nostro BS è venuto fuori pian piano, sono serviti circa 4 mesi di lavoro per raccogliere le informazioni utili. È stato necessario, e anche soddisfacente, coinvolgere figure sia di coordinamento sia figure operative, ognuno ha contribuito a comunicare quel dato in più rilevante all’analisi, ognuno era portatore di un pezzo di storia della cooperativa.

Grazie al BS abbiamo agito su più livelli:

  • Consapevolezza della nostra equipe di lavoro. Abbiamo rafforzato e valorizzato il ruolo che il lavoratore percepisce all’interno della cooperativa, si è sentito parte di un progetto anche per le informazioni che ci ha fornito;
  • Responsabilità verso la comunità. Abbiamo ripercorso le tappe degli anni di nascita dei nostri servizi in un’ottica di obiettivi raggiunti e miglioramenti da fare per i nostri utenti e le loro famiglie;
  • Mutualità verso il territorio. Abbiamo avuto contezza delle unità lavorative attive, prendendo coscienza di poter dare lavoro a diverse professionalità del sociale; abbiamo voluto confrontare i costi che il territorio risparmia grazie ai nostri servizi con quelli che sosterrebbe in nostra assenza; abbiamo valorizzato, inoltre, l’attrazione attraverso la progettazione sociale di fondi privati che altrimenti non arriverebbero in queste zone;
  • Trasparenza verso gli stakeholders. Abbiamo dato conto dei servizi offerti grazie alla Pubblica Amministrazione, ma abbiamo anche chiarito che non siamo un suo mero braccio esecutivo. Parliamo di educazione, di prevenzione, di contrasto alla povertà educativa, di sostegno all’autonomia delle persone con disabilità con un carattere autonomo nelle nostre modalità di lavoro, che mira all’innovazione e al mantenimento del servizio anche quando non immediatamente finanziato dalla PA.

I principi della Cooperazione, ai quali ci ispiriamo e attraverso i quali, concretamente agiamo ci hanno guidato in questa sfida.

 

In allegato l’opuscolo del BS 2016 della Cooperativa Bambù.